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Uffici Stampa: Valida alternativa o semplice ripiego?

14/11/2003 50106 lettori
4 minuti

Gli uffici stampa rappresentano per molti una valida e sicura alternativa al lavoro giornalistico e redazionale; "le redazioni dei giornalisti mancati o falliti (o di serie B)", li reputa qualche male lingua che, in realtà, non conosce esattamente cosa si cela dietro al duro lavoro degli addetti stampa.

Fiuto per la notizia, creatività, capacità di scrittura e doti comunicative sono le qualità che un buon addetto stampa deve necessariamente possedere: le stesse di un bravo ed efficiente giornalista. D’altra parte, anche la recente Legge 150 sugli uffici stampa pubblici lo ribadisce ancora una volta: il lavoro di addetto stampa è - e deve essere - equiparato a quello di un giornalista!

Rassegna stampa, aggiornamento del database dei nominativi, redazione dei comunicati stampa, diffusione delle notizie, relazione con i giornalisti, organizzazione di eventi… la giornata dell’addetto stampa non finisce praticamente mai, e, spesso e volentieri, il suo vero lavoro inizia proprio dopo la fine del normale orario di ufficio. Come nel caso del lavoro giornalistico, infatti, buona parte della sua professione è rappresentato dalla parte di contatti, soprattutto, verso i "colleghi" delle redazioni, con i quali deve instaurarsi un vero e proprio rapporto di collaborazione (e non di sudditanza!).

Sempre disponibile, sempre informato e, soprattutto, sempre propositivo: è questo il profilo del perfetto account che rappresenta il primo ingranaggio di quella formidabile e perfetta macchina che è l’informazione.

La giornata tipo dell’addetto stampa inizia molto presto con la rassegna quotidiana, attraverso la quale, oltre a un doveroso aggiornamento personale (l’addetto stampa, più del giornalista, deve sempre essere informato sulla situazione generale dei settori di suo interesse), si ricercano gli articoli inerenti i clienti, pubblicati dalle varie testate.

Seconda parte del lavoro, invece, è rappresentata dal vero e proprio lavoro di ufficio stampa, composto dalla redazione e inoltro dei comunicati, delle relazioni con i giornalisti (che devono comparire in un’apposita – e aggiornatissima - media list) e dall’organizzazione di conferenze stampa e press briefing.

E poi, ancora, telefonate, incontri, convegni, pianificazioni pubblicitarie, riunioni con colleghi e marketing manager e responsabili aziendali: i giornalisti, infatti, non rappresentao gli unici interlocutori dell'addetto stampa, che paritariamente deve saper mantenere un ottimo rapporto anche con uffici marketing e direzioni commerciali.

Insomma, la figura dell’addetto stampa è quella di un vero e proprio eclettico che sa conciliare insieme vari profili professionali come quello del giornalista, del P.R., dell'agente pubblicitario, dell'art director, e dell’organizzatore di eventi: un autentico "camaleonte" della comunicazione che, a seconda delle necessità del momento, deve saper recitare parti e ruoli diversi.

Inutile dire che, per giornalisti e redattori, gli uffici stampa rappresentano un’autentica "ancora di salvezza" si cui potersi aggrappare nei momenti di "aridità di informazione": "Pronto, sono X della testata X, hai qualche novità da propormi per il prossimo speciale?"… e dall’altro capo del telefono, la risposta è sempre "Sì, certo, te la mando subito!".

Roberto Bonin
Roberto Bonin

Giornalista professionista, vive e lavora a Milano: è l'ideatore e il responsabile della redazione del sito web Piccoli Giornalisti.

Collabora con numerose testate specializzate nei settori scientifico e ICT.

E' socio fondatore e Presidente nazionale dell'Associazione GSA - Giornalisti Specializzati Associati.